lunedì 29 aprile 2013

K.V. Club Brugge - R.S.C. Anderlecht 2-1

Dov'è finita la mia squadra, l'Anderlecht che a fine 2012 metteva paura anche in Europa con un gioco spumeggiante e una grande cinismo davanti alla porta? Nel 2013 la trasformazione è stata incredibile, abbiamo chiuso il 2012 con una vittoria per 4-2 in rimonta sul campo del Genk ed eccoci oggi a raccontare l'ennesima brutta gara, nelle sfide che contano, dove abbiamo battuto solo il Lokeren.
Quest'oggi si andava in casa del Club Brugge per una delle partite più sentite, lasciamo in panchina Jovanovic e De Sutter (spiegatemi il perchè?) in campo l'ombra del giocatore che fu, Matias Suarez, ma all'argentino non voglia dare colpe visto che arriva da un infortunio lungo e grave, ma perchè schierarlo quasi sempre in campo quando non ha la condizione di reggere la partita. Dall'altra parta il Club Brugge si affida al solito modulo con Bacca unica punta sostenuto da Lestienne, Refaelov e Jorgensen.

L'inizio della partita è da incubo, errore a metà campo che innesca il contropiede che viene subito finalizzato da Lestienne dopo soli 15 minuti. Il primo tempo non è ricco d'occasioni, tranne per un'incredibile palla gol sbagliata da Suarez, che al posto di tirare cerca l'assist per il compagno che viene interecettato da Jorgensen.
Nella rirpesa si alzano i ritmi e il Club Brugge trova il secondo gol, stupendo, gran azione sulla destra di Lestienne che inventa la magia su cui Proto non può arriva. Finalmente arriva la nostra reazione e troviamo subito il gol che accorcia le distanze con Bruno, bravo ad anticipare di testa l'uscita di Kujovic. Alziamo il ritmo trovando anche il gol del pari con De Sutter, in codizioni strane visto che sinceramente il fallo non c'era (ma posso anche sbagliarmi), al 92° Duarte stende in area Mbokani lanciato in porta, rosso per il difensore nero-blu e sul dischetto si presenta lo stesso congolese che tira male facendoselo parare e fallendo l'ennesimo rigore stagionale. Non c'è più tempo e perdiamo per 2-1, in modo meritato.

Nell'altra sfida lo Standard Liegi batte lo Zulte mantenendoci ancora in corsa per il titolo, anche se le speranze sono l'ultime a morire in questo momento dovremo fare attenzione alle spalle che potremo perdere anche il posto nell'Europa che conta.

ALLEZ MAUVES!!!

lunedì 22 aprile 2013

Zulte Waregem - R.S.C. Anderlecht 2-1

 

Dopo la vittoria contro il Lokeren, prima in questi play-off, si va in trasferta a Waregem al Regenboogstadion, il pubblico di casa è una bolgia per quella che è festa a prescindere dal risultato. Noi in campo con gli stessi 11 che hanno battuto il Lokeren, Zulte in campo con il 4-2-3-1 con Malanda e Delaplace a protezione della difesa e Hazard, Berrier e Conte a sostenere l'unica punta Leye.

Il match si presenta fin da subito a grande intensità con arbitro, secondo me, non adatto al match visto il rigore ridicolo che concede al 14°, visto che è un semplice contatto spalla a spalla tra Nuytinck e Leye, sul dischetto lo stesso Leye non fallisce portando il pubblico di casa alla festa. Noi non rimaniamo a guardare, anche se fatichiamo moltissimo ad impostare il gioco, e con De Sutter andiamo vicino al pari, ma il suo destro da fuori si stampa sul palo e sulla ribattuta Bruno scarica addosso al portiere, non vedendo un liberissimo Mbokani dentro l'area di rigore. L'ultima palla gol del primo tempo capita sui piedi di Leye, che non sfrutta l'ottima palla servitagli d'Hazard.
Nella ripresa subiamo tantissimo in contropiede, ma andiamo vicinissimi al gol del pari, prima con Biglia su punizione e poi con De Sutter, ma il gol è nel aria è arriva per lo Zulte bravissimo a sfruttare il contropiede e a realizzare il gol che chiude definitivamente il match con il classe 1994 Malanda. Perdiamo completamente la bussola concedendo un altro rigore, questa volta netto il fallo di Kouyaté, ma questa volta Leye mette la palla alta. Nel finale gol della bandiera di Mbokani che fa da cornice alla festa dello Zulte sotto la propria curva.

giovedì 18 aprile 2013

R.S.C. Anderlecht - K.S.C. Lokeren 3-0

Turno infrasettimanale per i play-off per il titolo, dopo la grande rimonta al Club Brugge in 10 uomini giochiamo ancora una volta davanti al nostro pubblico contro il Lokeren, la squadra sulla carta più scarsa anche se i risultati parlano chiaro fino adesso un punto e mazzate, con sconfitte nette. Puntiamo sulla squadra che nel secondo tempo ha compiuto l'impresa contro il Club Brugge. In campo con il 4-4-2 con Wasiliewski sulla corsia di destra a sostituire lo squalifica Odoi, sulle fascie Bruno e Jovanovic, mentre il reparto offensivo è composto da De Sutter e Mbokani. Il Lokeren cerca di limitare i danni puntando su una formazione difensiva (4-5-1) con unica punta Harbaoui. Prima della partita passerella in campo per Frutos uno delle stelle del recente passato del mondo bianco-malva.

La partita è spettacolare nel primo tempo con occasione a raffiche, dove apriamo il match subito dopo 4 minuti con Jovanovic bravo di testa a mettere all'incrocio il cross di Bruno. Il Lokeren è imbambola e andiamo vicino al raddoppio due volte con Mbokani, ma entrambe le volte Copa è superbo, il gol è nell'aria è arriva al 30° con l'incornata di De Sutter che sfrutta il cross dalla sinistra di Deschacht. Al 37°, però, Kljestan scarica dai 35 metri tutta la tensione che sta vivendo, realizzando un gol capolavoro. Si va all'intervallo sul risultato di 3-0, sulla carta match chiuso. Al rientro dagli spogliatoi quasi subito viene espulso Deschacht, sinceramente mi chiedo cosa abbia visto l'arbitro visto che l'intervento è nettamente sul pallone. Anche così dominiamo facilmente e nel finale Suarez ha la palla gol per sbloccarsi, ma ancora una volta Copa è fantastico. La partita finisce 3-0, in un match dominato interamente dai nostri ragazzi.

Si tornerà subito in campo per quello che sicuramente è lo spareggio scudetto contro lo Zulte, una vittoria lì equivale alla vittoria del titolo.

mercoledì 17 aprile 2013

Jordan Lukaku, il pendolino della fascia sinistra

Continuiamo la nostra rubrica dedicata al calcio giovanile dell'Anderlecht, protagonista di una grande stagione con la vittoria della Viareggio Cup e l'ottime prestazioni nella NextGen Series, dove a bloccato per due volte il Barcelona andado vicinissima alla vittoria a Bruxelles.
Quest'oggi spazio a Jordan Lukaku, fratello del più famoso Romelu, i due fratelli si tolgono 1 anno, Romelu è del 93 mentre Jordan è del 94. La carriera dei due Lukaku è nettamente diversa mentre Romelu alla sua età passava al Chelsea come il colpo dell'anno, Jordan Lukaku ha racimolato presenze 6 divise equamente tra l'essere nell'undici inziale ed essere in panchina, esordendo il 21 marzo 2012 subentrando al 55° a Safari e giocando la prima da titolare nella pesante sfida contro lo Standard Liegi del 6 aprile 2012. Quest'anno secondo molto doveva essere il suo anno, ma in prima squadra non ha trovato spazio senza mai trovare lo spazio per giocare. Nella primavera invece sta giocando veramente bene tanto d'essersi guadagnato la nazionale U21. Giocatore dotato di una grande corso e spirito di sacrificio, pecca un pò tecnicamente, ma quando va sul fondo i sui cross sono pericolosi. Non ha caso è entrato nei mirini dei migliori club europei come il Milan. Bisogna bloccarlo e dal prossimo anno dargli più spazio in prima squadra, se non c'è questa possibilità possiamo darlo via in prestito come con Kabasele.

martedì 16 aprile 2013

Michael Heylen, il capitano

Continuiamo con la nostra rubrica dedicata al nostro settore giovanile che ci ha portato a casa diverse soddisfazioni in questa stagione e sicuramente ce ne darà altre in futuro, possibilmente in prima squadra.
Quest'oggi spazio incentrato sul capitano, David Heylen, perno difensivo in procinto del definitivo salto in prima squadra il prossimo anno, per sostituire molto probabilme il partente Kouyaté. Difensore centrale roccioso dotato di poca tecnica in fase di possesso palla, ma molto bravo negli inserimenti nei calci piazzati, oltre ad essere un ottimo rigorista, nella NextGeneration Series ha segnato con Tottenham e Wolfsburg i suoi unici due gol nella manifestazione, mentre nella Viarreggio Cup è stata la colonna che ci ha portati alla vittoria, non a caso abbiamo preso solo 1 gol in tutto il torneo, grazie soprattutto alla sua qualità da leader con cui è riuscito a tenere in mano la squadra. Il futuro sembra in prima squadra, come detto prima, ma sinceramente un pò d'esperienza in prestito dove può giocare con continuità potrebbe essergli utile, soprattutto pensando alla piazza esigente che presenta l'Anderlecht, dove può incorrere nel rischio di bruciarsi. Di sicuro se non si perde per strada sarà il futuro difensore centrale sia dell'Anderlecht che della nazionale belga.

domenica 14 aprile 2013

R.S.C. Anderlecht - K.V. Club Brugge 1-1

La sfida verità per entrambe le squadre, noi alla ricerca della vittoria perduta contro le grandi e il Club alla ricerca di una vittoria che l'avvicinerebbe proprio a noi. Schieramenti speculari entrambi con il 4-2-3-1 da noi si rivedono, finalmente, in campo Praet e Bruno e in panca ci vanno Iakovenko e De Zeeuw, ritorna in attacco Mbokani dopo la squalifica. Il Club Brugge in avanti presenta Bacca supportato da Vazquez, Lestienne e Gudjohnsen. Tutto esaurito per il super classico, sperando che diano la giusta spinta alla squadra.

Pronti partenza via e le squadre iniziano subito con grande intensità, con Mbokani andiamo vicini alla possibilità del gol, dopo soli 10 minuti, ma Meunier è fantastico a chiuderlo da dietro. Il Club Brugge piano piano inizia a prendere il controllo del gioco e va vicinissimo al gol con l'islandese ex Barcelona Gudjohnsen, l'occasione più grande capita sui piedi di Bacca, che non sfrutta un errore di Kouyaté, anzi dobbiamo dirlo, non a segnato per via di Proto, fantastico a respingere di piede. Il gol è nell'area ed arriva al 27° sbaglia ancora Kouyaté e Odoi per anticipare Bacca devia la palla nella propria porta. Con il gol la squadra si disunisce e subito Maxime Lestienne ha l'occasione per il 2-0, ma lo scavetto del giovane talento termina a lato graziandoci. Gli avversari continuano a devastarci in contropiede come accade al 31° che costa il rosso ad Odoi che commette fallo da ultimo uomo su Bacca lanciato in porta. In 10 dopo soli 30 minuti e sotto di un gol nell'aria c'è paura di goleada, ma la squadra lentamente riesce a prendere le misure per coprire il buco dell'espulsione d'Odoi entra Wasiliewski al posto di Praet, mi chiedo perchè il polacco abbia così poco spazio visto che dal suo ingresso Lestienne diventa un'ombra. La squadra chiude il primo tempo in crescendo andando vicino al pari nel recupero con Mbokani, ma il suo colpo di testa termina di poco alto.
Il secondo tempo inizia con tutt'altro ritmo, entra De Sutter per Suarez, e dopo soli 40 secondi l'arbitro ci nega un rigore solare con Donk che calcia il petto di Mbokani, mentre il congolese ha l'occasione per insaccare, rigore netto che non vede solo l'arbitro. L'episodio non ci demoralizza anzi prendiamo il dominio del gioco anche con un uomo in meno e al 49° De Sutter fa la sponda per Mbokani che tira di poco a lato, questa è una delle trame principali su cui verserà il secondo tempo. Al 57° Proto mette i brividi bucando l'intervento sul tiro di Lestienne, ma la fortuna è dalla sua e la palla prende il palo ed esce. Noi continuiamo ad attaccare andando vicino al gol con De Sutter, con Kujovic che devia in corner, dal corner Mbokani svetta più in alto di tutti e realizza il meritato pareggio, 1-1 e tutto da rifare per il Club Brugge mentre noi incominciamo ad andare in riserva dopo il grande sforzo fatto per arrivare al gol. Il Club Brugge ritorna a prendere le redini del gioco, ma noi con Bruno andiamo vicini al gol, peccato che il suo destro è centrale. Intanto entra De Zeeuw per Bruno con l'intenzione di Van den Brom di chidersi per tenere il pari, ma al 81° De Bock viene espulso per doppia ammonizione e gli equilibri si spostano tutti verso di noi e infatti nei piedi di De Zeeuw e sulla testa di Kouyaté capitano l'occasioni migliore, ma soprattutto Deschacht è fantastico su Bacca chiudendolo prima che potesse tirare, quello che molto probabilmente sarebbe stato gol.

Alla fine 1-1 che ci va bene dopo lo scandolo primo tempo in cui gli avversari ce ne potevano fare tranquillamente 3, nella ripresa abbiamo avuto la grinta e la determinazione per capovolgere la partita, peccato nel finale non siamo riusciti a vincere la partita, ma De Zeeuw in fase offensiva è qualcosa d'osceno e spero vivamente che a fine prestito se ne ritorni in Russia.

venerdì 12 aprile 2013

Preview: R.S.C. Anderlecht - K.V. Club Brugge

6-1, così finì l'ultimo super classico, ma dall'11 novembre sembra essere passato un infinità, la squadra che massacrava chiunque affrontava e svanita con l'avvento del 2013 tante le scelte discutibili per questo problema, come far giocare Suarez da titolare in queste prime partite dei playoff, quando l'argenitno non ha giocato una sola partita prima della sfida contro il Genk, in cui abbiamo perso, in più il mercato sta distraendo, e non poco, la squadra cone le continue voci su una partenza di Mbokani e Kouyaté senza dimenticarci il tanto corteggiato Henen cercato da mezza Europa, ma lui tutto sommato è in primavera. Domenica molto probabilmente si rivedrà il 4-3-3 con Praet a centrocampo, dopo l'osceno trio proposto a Liegi con De Zeeuw, Kljesta e Biglia. In avanti dovrebbe tornare Mbokani dalla squalifica e prenderà il posto molto probabilmente di Iakovenko, andado a ricreare il trio che lo scorso anno ci porto al titolo; Suarez-Mbokani-Jovanovic. Il Club Brugge è cambiato tanto dal quel fatidico 6-1 in panchina c'è Garrido e i risultati si sono visti nell'ultima sfida di campionato dove abbiamo pareggiato fortunosamente nel finale con Armenteros. Loro molto probabilmente riproporanno lo stesso schieramento con il 4-2-3-1 con Bacca, miglior marcatore del campioanto, come unico terminale offensivo.
Più che tatticismi qui serve vedere la grinta che c'era a fine 2012 per portare a casa il titolo.

sabato 6 aprile 2013

Standard Liegi - R.S.C. Anderlecht 0-0

Continua la marcia al titolo e siamo alla seconda giornata dei playoff, contro lo Standard Liegi, l'unica squadra che non abbiamo mai battuto in questa stagione, diciamolo in modo ufficiale, sono la nostra bestia nera. Van den Brom punta sul 4-3-3 schierando un trio di centrocampo di scarsa qualità tecnica, ma di guerrieri con Biglia, Kljestan e De Zeeuw, in avanti ritorna dalla squalifica Jovanovic che si schiera a sinistra a destra Iakovenko e in avanti Mati Suarez, in panchina De Sutter, Praet e Bruno. Lo Standard Liegi si schiera con il 4-4-2 puntando in avanti sui giovanissimi Ezekiel e Batshuayi.

La partita è una noia mortale per tutto il primo tempo due sono i lampi che si vedono e sono tutti di marca rossa, prima con Bulot e poi con Ezekiel con Proto molto bravo in entrambe l'occasioni. Il centrocampo fa pietà in fase di impostazione e perdiamo tanti, tantissimi palloni non riuscendo mai ad accendere il trio offensivo che rimane in ombra per quasi tutta la partita. Nella ripresa a fine partita il nostro coach decide di buttare nella mischia i giocatori più tecnici, Bruno e Praet per Jovanovic (bruttissima prestazione per il serbo) e De Zeeuw (anche lui male, ma ha giocato in un ruolo non di sua competenza, il regista), dall'altra parte entra il giapponese Nagai che ci fa tremare per 2 volte, una tu per tu con Proto sbaglia la misura del pallonetto e nel secondo non riesce a girare la palla di testa in rete, noi ci facciamo vedere solo con Suarez verso fine partita ben lanciato dalle retrovie salta il diretto marcatore, ma quando sembrava che il gol era nell'area un provvidenziale intervento di Jelle Van Damme sdradica la palla dai piedi di Suarez. Pareggio giusto che ci serve a ben poco, domani occasione d'oro per lo Zulte per agguantarci in vetta.

martedì 2 aprile 2013

RSC Anderlecht - KRC Genk 1-2

Grande pasquetta a Bruxelles al Vanden Stock, che ci vede contro il Genk, che rimanda a brutti ricordi, la semifinale di Coppa persa ai rigori. In campo si rivede in campo Matias Suarez, cambiamo modulo è passiamo al 4-3-3 con Iakovenko sulla destra in mezzo De Sutter. A centrocampo De Zeeuw, Biglia e Kljestan, in difesa coppia solita con Kouyaté e Nuytinck, sulle fascie Odoi (sostituisce lo squalificato Gilet) e Safari. Bocciati Praet e Bruno entrambi in panchina. Il Genk punta sul 4-4-2 con un reparto offensivo molto rapido e tecnico con De Ceulaer.

L'Anderlecht, parte fortissimo costruendo occasioni da gol a raffiche che vengono fallite una dopo l'altra dal trio offensivo. Al  38° viene premiata la sortita offensiva dell'olandese Nuytick che ben servito da Kljestan batte di testa il portiere avversario, Köteles. 1-0 e match in assoluta tranquilità. La partita continua sempre con questo ritmo con il Genk che non riesce a costruire una sola palla gol, ma fallire tutte quest'occasioni da gol può essere in probabile. Infatti con due calci da fermo il Genk riesce a capovolgere la partita, prima su corner di De Ceulaer svetta indisturbato in mezzo all'area, Mbodji, siglando il gol del pareggio, 10 minuti dopo su sviluppi di calcio d'angolo è lesto Vossen a ribadire in rete una serie di deviazione dentro l'area. 1-2 tutto da rifare, la squadra c'è e non molla trovando con Matias Suarez il rigore, ma Köteles si dimostra ancora una volta insuperabile parandolo a Nuytinck. Continuiamo nel nostro forcing continuo con ben 5 giocatori offensivi in campo, ma il risultato non cambia.
Il Genk in un certo senso ruba la partita e rende indigesta la grigliata di pasquetta, per noi troppi errori soprattutto su palle da ferme, visto che non hanno mai creato una palla gol, ma questo è il calcio, accettiamo questo risultato e ripartiremo più forti di prima per la prossima partita contro lo Standrd Liegi.